La Storia del Brodo di Giuggiole

Il più dolce degli amari

Nella nostra Famiglia, come in ogni famiglia tradizionale italiana, la cucina rappresentava il cuore pulsante della casa. Si era nel 1892, tempo in cui le pentole brontolavano sul fuoco per lunghe ore e zuppe e salse sbuffavano lentamente; ed era lì che Nonna Dosolina sfornava i suoi manicaretti, passando con grande destrezza da arrosti e sformati a dolci insuperabili.

Amava sperimentare ed il suo animo un po’ alchimista la portò a cimentarsi anche con distillati ed amari di varia natura, perché tutto quel bendidio che arrivava sulla tavola, doveva pur essere digerito!

E così trafficando tra un alambicco e l’altro, nascevano liquori sempre nuovi. Uno in particolare, le riuscì estremamente bene, fatto con frutti apparentemente insignificanti e nemmeno particolarmente dolci: si tratta di un frutto autunnale, la GIUGGIOLA, ben nota fin dall’antichità, usata nel mondo contadino per fare confetture. 

Quello che uscì dalle sue mani fu un vero capolavoro, un liquore che entusiasmò tutti subito e che divenne il Nostro liquore di Famiglia.

Servito alle cene, alle feste, incontrava sempre maggiori adepti. Si diceva che mandasse letteralmente in “brodo di giuggiole®”. ILLUMINANTE! ANZI PROFETICO! Negli anni decidemmo di far conoscere sia in Italia che all’estero questo nostro liquore esclusivo, mantenendo la ricetta originale e battezzandolo proprio BRODO DI GIUGGIOLE®, con palese riferimenti alla nota espressione che indica stato di contentezza e felicità.

Ci volle poco a conquistare sia il mercato nazionale che internazionale, grazie anche alla particolarissima bottiglia brevettata in astuccio, ricercatissima oggi dai collezionisti del genere.

E da allora, il successo di questo liquore continua con un interesse sempre crescente. Ha conquistato i quattro punti cardinali del Globo con, curiosamente il Giappone in testa. Sembra piaccia molto alle donne giapponesi; chissà, come si dirà in giapponese “andare in brodo di giuggiole®”!